IN RICORDO DI GIORGIO DALLA VIA In una fase della vita della società, la vecchia guardia venne a mancare, che per problemi personali, di lavoro o quant’altro ed egli, raccolti attorno a sè alcuni giovani, prese in pugno la società e con grande sacrificio personale e dedicando tutto il tempo possibile la seppe rilanciare e valorizzare, tantochè essa divenne una società tra le più apprezzate nel panorama calcistico veronese. Ecco perchè chi raccolse il testimone da Lui volle ricordarlo per sempre dedicandogli quell’impianto sportivo, che fu la sua vita di uomo e sportivo. Grazie di essere esistito. Rolando Franceschini LA STORIA DELLA SOCIETA’: DA U.S. S. ZENO A CRAZY F.C. Pochi mesi dopo l’avvento di uno sponsor fornisce un nuovo impulso alla società che inizia nel migliore dei modi la propria storia calcistica. La società lascia quindi la vecchia denominazione assumendo quella che manterrà per quasi due decenni: U.S. Colorificio Scaligero, il nome dello sponsor. Ecco quindi svelato come nasce il nome che tuttora accompagna la nostra società ma non sapete ancora che dopo qualche anno, era l’aprile del 1982 e dopo 2 mesi l’Italia sarebbe diventata campione del mondo in Spagna, nasce anche quello che è diventato uno dei loghi societari più facilmente identificabili e simpatici: Massimo Lizziero crea infatti l’attuale logo, nell’attesa che un grafico ritardatario al quale era stato dato l’incarico, fornisse la propria versione, mai arrivata, per l’allora pubblicazione commemorativa per il 35° della società. Nel 1994 dopo la fusione con l’U.S. Colombo dell’indimenticato Renzo Melegaro, che occupava con la propria società i campi superiori, nasce l’U.S. Crazy Colombo, prendendo in gestione l’intero attuale compendio. La società mantiene questa denominazione proseguendo la propria attività fino all’estate del 2015, quando dopo alcuni anni difficili nasce l’attuale Crazy F.C.
Il Crazy F.C. esiste perchè è esistito Giorgio Dalla Via.
Correva l’anno 1947, da due anni erano terminati la guerra e i bombardamenti, e il curato di San Zeno, Don Bruno, decise di organizzare attorno alla parrocchia, con sede presso l’attuale patronato, varie attività sportive riunendole sotto una nuova società iscritta allora al C.S.I.: l’U.S. S. Zeno. Si praticavano il calcio, il ciclismo, la pallavolo, l’atletica, il tennistavolo e il basket. La società prosegue la propria attività di polisportiva, partecipando ai campionati nelle varie discipline e giocando invece a calcio nel campetto dell’oratorio, che di tanto in tanto restituiva qualche osso, visto che in passato lo stesso luogo ospitava il cimitero dei frati Benedettini.
Tra i più attivi dirigenti della società spiccava Giorgio Dalla Via, che circondato dai Suoi fedeli Luciano Dal Cortivo, Rolando Franceschini, Vittorino Ferrari e Cesare Boarini seguiva tutto quello che riguardava il calcio e difatti tutto cambia quando nel 1957, dopo un’accesa assemblea, si decide che la società avrebbe dato spazio solo al calcio cambiando il nome societario in U.S. Virtus S. Zeno e iscrive le propri squadre ai campionati F.I.G.C.
Ma se in questo periodo, con storie leggendarie di partite giocate su campi con un tombino in mezzo al campo, giocatori che saltano la rete per litigare con il pubblico, campi creati dove vivevano rane e serpenti e trasferte in bicicletta sotto piogge torrenziali la società non rimane con le mani in mano e mette in bacheca risultati e trofei. E' negli anni ’70,’80 e ’90 che crea la base per essere considerata una delle più importanti società di Verona.
Dopo una singolare partita tra dirigenti di Domegliara e Colorificio Scaligero, anno 1975, vinta dai giallorossi grazie ad un goal di Ruggero Gambini (le maglie della nostra società allora erano a righe verticali giallo rosse appunto) il titolare della ditta di abbigliamento Crazy Jeans decide di sponsorizzare la squadra di San Zeno richiedendo in cambio di poterla chiamare con il nome dei suoi prodotti.
Ora, con un logo unico, il mito del Crazy è completo e sarà arricchito negli anni seguenti di vittorie, sconfitte, aneddoti, lacrime, risate, ginocchia sbucciate e tante storie da raccontare.
Tra tutte le annate quella 1988/89 è la più triste da ricordare perchè il 9 novembre ci lascia il nostro fondatore Giorgio Dalla Via ma i suoi “ragazzi” dopo qualche momento di sbandamento raccolgono l’eredità sportiva e proseguono l’attività ottenendo orgogliosamente grandi risultati in termini di titoli e di numero di iscritti.
Il resto è storia recente.
#weareCrazy